martedì 21 febbraio 2012

Il soffio

















Prova un giorno a prendere un soffione.
Sai, quei fiori secchi pieni di morbidissimi semi piumosi e leggeri.
Soffiaci sopra delicatamente e vedrai una nuvola partire,
Fatta di una miriade di ombrellini leggeri,
che inonderanno la tua strada.
Si alzeranno veloci, svolazzeranno ovunque!
Leggeri come i tuoi ricordi, i tuoi pensieri, i tuoi desideri.
Saranno anche come i sogni, infiniti, bellissimi.
Come una libellula libreranno leggeri nell’aria,
e rimarranno lì, sospesi!
Un giorno se vuoi, potrai anche provare
a soffiare forte, più forte che puoi.
Ogni piccolo seme racchiuderà un ricordo,
un altro un pensiero, un altro ancora un desiderio e un altro un sogno.
E andranno lontano, fin dove tu vorrai, e si poseranno.
Quello sarà il luogo dove potranno germogliare.
Prenderanno vita e cresceranno.
Si realizzeranno.
E sarà festa!



Maurizio


!!!!



martedì 14 febbraio 2012

Un giorno speciale

























L’Abbraccio

Un sogno,
lungo quanto una vita intera,
il desiderio
di un gesto desiderato,
mai avvenuto,
mai realizzato.
Il desiderio di stringerti,
di assaporare il tuo profumo,
il profumo dei tuoi capelli
e sentire il calore del tuo corpo.
Rubare in cielo le stelle più belle
per adornarti il tuo volto,
e guardarti poi  negli occhi
e cercarci l’infinito.
E perdersi in quell’abbraccio,
come fosse l’ultimo,
come se fosse il tutto.
Ma purtroppo
il sogno rimane
e si trasforma in desiderio.
Il desiderio, di un abbraccio
che non ti ho mai dato.

mercoledì 1 febbraio 2012

La mia stella

“Esiste un luogo, lassù nel cielo, dove risiedono i nostri sogni, le nostre idee e i nostri desideri. Sono le stelle, e, qualche volta, la nostra si accende e illumina i nostri pensieri”

Un’estate di tanti anni fa mi apparve all’improvviso. Non era certo la più luminosa, ma mi colpì per la sua forma. Era la stellina centrale di una fila di tre stelle. Il mio occhio corse subito su quel particolare. Quella linea quasi parallela sull’orizzonte del mare d’estate, che le tre stelle facevano, mi rimase impressa come la serata che stavo trascorrendo.
I miei occhi, quando volgevano verso il cielo, la incrociavano sempre, e da quel giorno diventò la mia compagna di viaggio. Tanto che, molti anni dopo, dalla finestra del mio primo studio, mentre iniziavo il mio lavoro di pittore, fuori dalla finestra la potevo vedere ed ero sicuro che lei fosse lì per guidarmi.
Era, ed è, la mia musa. Lì sicuramente nascono le mie idee, i miei quadri.
Sicuramente è da li che la libellula che guidava la mia mano è venuta, e continua, imperterrita a fornirmi di spunti e di ispirazioni. Certo, a volte scompare... ma torna sempre. E’ nel mio destino.
Con il tempo ho scoperto che ci sono anche delle leggende che la riguardano. Un popolo in Africa, i dogon, è convinto che noi veniamo da quella stella, come il mito di Gilgamesh dei sumeri, anche lui veniva da lì, e prima ancora le leggende indiane
Forse il mio pensiero non è del tutto campato in aria, e a me piace pensare che così sia.
Questo è per quanti mi chiedono il perché delle tante stelle nei miei quadri. Anche se in uno ce ne sono tante, in realtà per me la stella è una sola!

La mia stella brilla,
luminosa,
e mi coccola,
mi abbraccia.
Mi sostiene e m’ispira,
e, candidamente,
è il mio punto fermo.
Li nasce ogni mia idea,
ogni mio sogno.
Dall’alto illumina
ogni mia creazione,
ogni mio passo.
Non è mai stanca
e non si spenge mai.
Certo, può eclissarsi,
a volte,
ma poi ritorna,
e tutto torna a brillare.
Se esistesse un forziere
dove custodire i miei sogni,
i miei ricordi, la mia arte,
avrebbe sicuramente il suo aspetto,
la sua forma!