domenica 16 dicembre 2012

Quel Pinocchio di Maurizio Vinanti

Eccoci. Ormai ci siamo. Mancano poco più di tre settimane alla mostra “Quel Pinocchio di Maurizio Vinanti”.
E’ stato un lungo anno di lavoro da quando un’amica mi disse se avevo mai dipinto qualcosa su Pinocchio facendomi scoccare la scintilla e portandomi anche nei luoghi originari del Lorenzini. Poi il Dottor Stoppioni mi sfidò proponendomi, dopo la mostra al Palagio di Parte Guelfa del 2011,  di tornare a distanza di un anno con un lavoro su Pinocchio. Presi in seria considerazione la cosa, e mi misi subito al lavoro, dando vita ad un sogno che avevo fin da bambino. Illustrare Pinocchio.
Ma non potevo però “illustrare” le avventure di Pinocchio dato che non è il mio mestiere, ed allora ho cercato che fosse Pinocchio a illustrare i miei quadri! Mi spiego meglio. Non volevo che le mie opere fossero la mera rappresentazione dei capitoli della fiaba collodiana, ma che ogni quadro, uno per capitolo, fosse lo specchio delle sensazioni e delle emozioni che fin da piccolo mi avevano ispirato. Ho cercato, non sapendo se riuscendoci o no, di vivere con la mia arte, ogni singolo capitolo. Sognando i vari personaggi e immaginandoli come persone che hanno circondato la mia vita da sempre. Le ambientazioni di luoghi a me cari e suggestivi dove io ho sempre immaginato che le storie si siano svolte.
Devo proprio ringraziare tutti quelli che “involontariamente” hanno contribuito ad essere rappresentati. Quasi tutti non lo sanno, ma ci sono. C’è Geppetto, il mio adorato nonno, Mastro Ciliegia, dispettoso come i’ mi’ babbo. Il Direttore del Circo, che ha diretto tutto questo lavoro fin dall’inizio. Il Grillo parlante che mi segue continuamente nella mia avventura. La Fata, una persona splendida, il Gatto e la Volpe, due amici spregevoli. Il Pescecane.... si che c’è esiste. Ognuno potrà specchiarsi e rivedersi. A Voi il divertimento!
Per cui penso che ognuno dei trentasei quadri che ho fatto, sia autonomo e leggibile come una mia qualunque opera. Certo, non sempre riuscendoci, ma credo di aver centrato l’obiettivo.
E’ stato un lungo e piacevole gioco dipingerli, ed ora rimane soltanto da esporli e vedere se le mie emozioni riusciranno ad esservi trasmesse. Credo proprio che, in fondo, non sia una mostra su Pinocchio, ma proprio sulla mia vita. Pinocchio mi ha accompagnato fin da piccolo, dal libro su cui ho imparato a leggere e mi ha fatto sognare copiandone le illustrazioni dei vari autori e imparandoci anche a disegnare. La musica con il disco che più ho amato e consumato ha accompagnato la mia adolescenza. Le riletture, più e più volte trovandoci sempre nuovi messaggi e nuovi spunti.
E in fondo, probabilmente, Quel Pinocchio di Maurizio Vinanti sono proprio io! Un burattino senza fili cresciuto e con il viziaccio della pittura.
Allora vi aspetto tutti il 5 Gennaio a mezzogiorno nella sala dei Consoli alla Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa.
Per il momento vi auguro un Felice Natale.

Maurizio




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