venerdì 12 ottobre 2012

Il Mare

Comincia con un movimento lento
quasi impercettibile
accarezzando piano la riva.

La tocca,
la avvolge,
la abbraccia.
con un gioco di sfioramenti

Poi, all’improvviso, arriva la prima toccata,
dolce,
sullo scoglio,
e  poi, lentamente,
si ritrae,
riprendendo fiato.

Poi si ingrossa
e un altro colpo ancora,
e, piano piano,
nuovamente si ritira.

Poi ancora un’altra volta,
più potente
e poi
ancora,
e ancora,...
e ancora...

Aumenta il vortice.

Di passione in passione sale,
esi rinfrange ancora sulla terra.
Non un momento di pausa
ma un continuo aumentare.

Poi finalmente un suono improvviso,
che diventa gemito,
fragoroso aumenta.

La risacca,
sempre più breve,
dura appena un attimo.
Fino a che,
nel momento più bello,
L’onda esplode
in schiuma bianca e leggera.
Si insinua tra gli scogli,
come fecondandone la terra.

E poi
piano piano,
si placa,
rallenta la sua corsa.

Si ritrae.

Piano piano.

Si ferma.

Soddisfatto.

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