martedì 22 novembre 2011

Le bolle di sapone












Vedere un bambino,
con mano tremante dall’emozione,
che soffia forte dentro quel cerchietto
e fa volare via quella magiche
e trasparenti bolle colorate,
è una delle cose più emozionanti da vedere.
Capisci poi
che quelle bolle
portano nell’aria gioia ed allegria
e ovunque cadono sprigionano gioia, risa
e poi scoppiando liberano nell’aria,
amore e sincerità.
E questo, sicuramente, perché i bimbi,
soffiando la loro anima dentro la bolla,
la diffondono nell’aria, nel mondo,
e danno vita, magicamente,
al loro mondo colorato.
Capità però, a volte,
che nel cerchietto a soffiarci siai un adulto.
E allora sono guai!
Infatti, il soffio che gonfia quelle piccole bolle,
non è più puro come quello di un bambino,
ma è contaminato da odio, rancore, rabbia,
violenza e tante altre nefandezze.
E le bolle le portano per l’aria.
E ogni tanto, scoppiando,
liberano quelle merci così dannose 
e ne contagiano il mondo,
lo rattristano,
lo devastano.
Capita a volte, però
che una di quelle piccole e colorate bolle,
contenga tutto l’amore possibile.
E così, per caso o per destino,
cada su di te,
e scoppiando,
in un fragoroso e assordante silenzio,
ti inondi e ti avvolga del mio amore.
Piccole bolle colorate,
d’incanto diventate messaggere,
come le frecce scagliate da Cupido,
del sentimento più puro e coinvolgente.

Maurizio.

venerdì 18 novembre 2011

I pennelli di Maurizio Vinanti colorano la Biblioteca di Palagio di Parte Guelfa



Ancora in corso l'esposizione "Lenta Mente" e già al lavoro per la nuova mostra di Dicembre.
Per la prima volta nel centro storico Fiorentino. Mi sono avvicinato tante volte, ma a due passi (e non in senso metaforico) dal Duomo e da Palazzo Vecchio, mai. Poi Al Palagio di Parte Guelfa non me lo sarei mai immaginato. Li, ho un ricordo importante e segnificativo. Negli anni '70 fresco studente all'istituto d'Arte di Firenze, dopo che ero cresciuto a pane, Rinascimento e Macchiaioli, mi trovai catapultato in un mondo artistico sterminato, pittori che fino a pochi mesi prima non avevo nemmeno mai sentito nominare. La prima uscita per una mostra, fu proprio al Palagio (credo fosse il '75) esponeva un certo Gustav Klimt, pittore viennese, presente nei libri di storia dell'Arte ma ancora non di fama internazionale. Ricordo perfettamente la mostra, i quadri, i colori, rimasi affascinato, tanto che la sua "Danae" la considero una delle opere fondamentali che hanno segnato la mia vita. La cosa buffa, è che a quella mostra c'eravamo solo noi della classe, e nessun altro. Il bello fu che 15 anni dopo la stessa esposizione rifatta a Palazzo Strozzi, dopo un'estenuante campagna pubblicitaria, aveva file interminabili e Klimt era diventato quello che è. Com'è strana la pittura. O forse com'è strana la gente che si fa così condizionare.
Comunque il mattino del 10 di dicembre alle ore 12 apriremo la mostra con un piccolo incontro che avremo con chi avrà la pazienza di seguirci. Io e Carla parleremo anche un po' delle nostre opere e sarà nostro piacere incontrarvi. La mostra rimarrà aperta fino al 7 di gennaio, dal lunedì al venerdi dalle 9 alle 18,30 e il sabato dalle 9 alle 13.
Voglio ringraziare di cuore Andrea Stoppioni, che è l'artefice di questo evento. Senza di lui non sarebbe stato possibile.
Vi aspetto tutti!

Questa era il testo d'ingresso alla mia mostra "50", ma credo che sia adatto anche per questa occasione.


Per me si va nella città sognante,
per me si va n'i' mondo colorato.
Giustizia volle che sì fosse reale.

Entrando qui t'avvolgeranno i sogni,
t'inebrieranno assai le parol di' core
e gli occhi di color ti stordiranno.

Per altra via andrai se un lasci fori
la poca voglia c'hai tu di stupirti
e, poscia, i' cor farti rapire.

Goditi appien delle dolci visioni
e, sicuro, tu ne farai tesoro.
Prendete ogni emozione o voi ch'entrate.

                                      Maurizio Alighieri

domenica 13 novembre 2011

Considerazioni su Silvio

Stamani, ascolto la radio, guardo i tg, leggo commenti sui social network, e mi domando: “ma di che cavolo è contenta tutta questa gente?” Un primo ministro si è dimesso, non sarà ne il primo ne l’ultimo. Non sarà il primo ad aver fatto poco o niente. Anzi forse avrà fatto tanto, ma non nel senso comune che gli viene attribuito. Ci lascia un’eredità pesante, drammatica, che non è certo quella politica ne sociale. Ma: quella culturale. Certo, non è, e non può essere soltanto lui il responsabile. C’è una serie di fattori che hanno concorso alla realizzazione di un concetto di vita che da lui prende il nome: Il berlusconismo!
In questi ultimi vent’anni abbiamo visto nascere e crescere la cultura televisiva e fatico tanto a chiamarla cultura, ma è un appellativo chi se sono dati, forse, per sentirsi più importanti. Hanno creato un mondo, dove regna l’effimero e non ha lasciato più posto ai sogni, all’immaginazione, alla fantasia. Tutto ha avuto un costo, ed il conto adesso ci viene presentato. La cultura, quella vera, è stata relegata in un ’angolo, facendo credere alle masse che fosse una cosa parassitaria invece di essere traino com’era stata fino ad allora.
Pittura e scultura diventati solo effemiri oggetti d’arredamento, la musica un sottofondo per spot e centri commerciali, l’architettura un affare per politici corrotti, la poesia... bhè, quella quella è rimasta patrimonio di pochi poveri sfigati!
La cultura dell’”appaio ergo sum” ci ha invaso. Vedo una massa di ragazzi rincoglioniti davanti alla tv a farsi rimbrodolare il cervello dai vari talent show di turno. Madri che “vendono” le proprie figlie col miraggio di farle diventare miss o veline. I loro padri nei centri commerciali a accapigliarsi per comprare l’inutile. La cultura di massa che fa credere a tutti di essere ogniscenti.  Il valore delle persone misurato per quello che hanno e non per quel che sono... e poi la domenica tutti a messa a fare i moralisti! E che dio li fulmini tutti!.. se dio non è uno di loro naturalmente. (visto che è a sua immagine e somiglianza)
Ecco: Tutto questo è l’eredità di Silvio.
Non quella politica. I politicanti faranno alla svelta a lavarsi la faccia e cambiare le cose, e dimenticarlo. Ma quello che ci lascia, ho paura, è una grossa eredità nella nostra vita, o almeno nella vita di una gran parte degli italiani. Anche quelli che l’hanno sempre detestato, ma ne hanno assimilato tutti i peggiori vizi e costumi.
Però alla fine, come al solito, la Cultura (quella con la C maiuscala) ce ne porterà fuori!
Ci vorrà tanto tempo, ma succederà, ne sono sicuro.

Maurizio

martedì 8 novembre 2011

Volare

Vorrei prenderti le mani e
stringerle delicatamente, e poi,
piano piano,
iniziare a volare.
Volare nel mio mondo,
fatto di colori,  di luci,
di paesaggi incantati,
di paesi antichi e sogni irrealizzati.
Volare e planare,
scorgere nuove visuali e nuovi mondi.
Crearne altri totalmente colorati.
Portare colore dove il grigio regna.
Dar vita alla più insignificante noia.
Poi correre impazziti lungo valli,
che costeggiano colline colorate.
Attraversare città e paesi.
Pieni di vita e di sorrisi.
Poi fermarsi e distendersi.
Guardare le nuvole nel cielo.
Guardarle mentre corrono e si trasformano,
per dar vita ai nostri intimi desideri.
Poi ricorrere,
e tenendosi ancora per mano,
riprendere il volo!
Verso la luna,
la, dove il mio cuore vive.
E la’, guardarti nel profondo degli occhi
e perdersi....inesorabilmente.

Maurizio

domenica 6 novembre 2011

Lenta Mente


..... E' fatta. Ormai l'inaugurazione è andata. Una folla impressionante. C'era veramente tantissima gente e tutti andavano via soddisfatti dopo aver visto le opere esposte. Sono più che contento. I complimenti ricevuti sono stati tantissimi e voglio ringraziare tutti quelli che hanno apprezzato il mio lavoro... ma non mi abituerò mai. Grazie a tutti quelli (e sono tanti) che hanno apprezzato il mio lavoro e non mi conoscevano affatto. Grazie anche a chi non è potuto essere presente, so che era accanto a me. 
L'affetto ricevuto è stato immenso e penso sempre di non meritarmelo. Grazie.
Un Grazie grandissimo va a Laura, Giovanna e Cristina, che con la loro bravura, hanno saputo mettere insieme artisti con linguaggi molto lontani, e hanno creato un evento veramente completo e molto interessante. Complimenti veramente. Siete state Bravissime.
.... e poi, Laura, non ha piovuto!








































...e a questo indirizzo trovate il video sulle opere presenti alla mostra. Buon divertimento! e spero che vi faccia anche riflettere!

http://www.youtube.com/watch?v=iHFifzThsGE&feature=feedu

giovedì 3 novembre 2011

Lente Mente

Evvai, ci siamo. Stasera i quadri raggiungeranno la sua naturale destinazione. 
E' stato un percorso, forse non tanto lungo, ma sicuramente difficile. Rappresentare qualcosa che è astratto e troppo soggettivo, mi sembrava un'impresa impossibile. Invece, le intuizioni di un attimo, si sono rivelate giuste, almeno secondo il mio modo di vedere.
E così 3 quadri sono usciti fuori dalla mia mente.
Tre quadri per i tre stati della lentezza. Quella fisica, che è dovuta al naturale rallentamento che ci causano fattori esterni. Quella ragionata, dovuta alle nostre più varie considerazioni. Poi quella metafisica, ove la lentezza è relativa al tempo, che in quell'attimo, che stiamo vivendo.
Detto così forse può sembrare un discorso astruso, ma dopo l'inaugurazione della mostra, e la pubblicazione del video sui miei quadri, capirete un po' meglio. 
Un po' di suspance non guasta.
Prima si inaugura la mostra, a cui "coattamente" parteciperete, poi pubblicherò foto e video!
Voglio ringraziare anticipatamente Laura e Giovanna che mi hanno "accolto" in questo progetto, che, a mio avviso, è bellissimo. Poi, sono contentissimo anche perché mi permette, per la prima volta, di poter esporre con un carissimo amico, da poco ritrovato, che mai avrei immaginato potesse essere un "collega" (l'ultima volta che avevo avuto sue notizie "chiacchierava" alla radio... uno scozzese volante se ben ricordo). E' veramente un onore esporre con Iana.
Grazie a Carla, che come al solito, ha saputo completare il mio lavoro.
Allora vi aspetto tutti sabato pomeriggio per vedere i nostri capolavori. Si! Capolavori, perché ogni opera, se fatta col cuore, è un capolavoro!


Maurizio