venerdì 18 novembre 2011

I pennelli di Maurizio Vinanti colorano la Biblioteca di Palagio di Parte Guelfa



Ancora in corso l'esposizione "Lenta Mente" e già al lavoro per la nuova mostra di Dicembre.
Per la prima volta nel centro storico Fiorentino. Mi sono avvicinato tante volte, ma a due passi (e non in senso metaforico) dal Duomo e da Palazzo Vecchio, mai. Poi Al Palagio di Parte Guelfa non me lo sarei mai immaginato. Li, ho un ricordo importante e segnificativo. Negli anni '70 fresco studente all'istituto d'Arte di Firenze, dopo che ero cresciuto a pane, Rinascimento e Macchiaioli, mi trovai catapultato in un mondo artistico sterminato, pittori che fino a pochi mesi prima non avevo nemmeno mai sentito nominare. La prima uscita per una mostra, fu proprio al Palagio (credo fosse il '75) esponeva un certo Gustav Klimt, pittore viennese, presente nei libri di storia dell'Arte ma ancora non di fama internazionale. Ricordo perfettamente la mostra, i quadri, i colori, rimasi affascinato, tanto che la sua "Danae" la considero una delle opere fondamentali che hanno segnato la mia vita. La cosa buffa, è che a quella mostra c'eravamo solo noi della classe, e nessun altro. Il bello fu che 15 anni dopo la stessa esposizione rifatta a Palazzo Strozzi, dopo un'estenuante campagna pubblicitaria, aveva file interminabili e Klimt era diventato quello che è. Com'è strana la pittura. O forse com'è strana la gente che si fa così condizionare.
Comunque il mattino del 10 di dicembre alle ore 12 apriremo la mostra con un piccolo incontro che avremo con chi avrà la pazienza di seguirci. Io e Carla parleremo anche un po' delle nostre opere e sarà nostro piacere incontrarvi. La mostra rimarrà aperta fino al 7 di gennaio, dal lunedì al venerdi dalle 9 alle 18,30 e il sabato dalle 9 alle 13.
Voglio ringraziare di cuore Andrea Stoppioni, che è l'artefice di questo evento. Senza di lui non sarebbe stato possibile.
Vi aspetto tutti!

Questa era il testo d'ingresso alla mia mostra "50", ma credo che sia adatto anche per questa occasione.


Per me si va nella città sognante,
per me si va n'i' mondo colorato.
Giustizia volle che sì fosse reale.

Entrando qui t'avvolgeranno i sogni,
t'inebrieranno assai le parol di' core
e gli occhi di color ti stordiranno.

Per altra via andrai se un lasci fori
la poca voglia c'hai tu di stupirti
e, poscia, i' cor farti rapire.

Goditi appien delle dolci visioni
e, sicuro, tu ne farai tesoro.
Prendete ogni emozione o voi ch'entrate.

                                      Maurizio Alighieri

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