mercoledì 18 luglio 2012

Il bambino e la luna

Il nonno se ne stava li, affossato sul divano, leggendosi le notizie ormai vecchie della giornata. Il nipotino, invece, davanti alla sua inseparabile televisione, guardava i suoi cartoni preferiti, sognando, fantasticando. La sera era ormai inoltrata e, visto che il cielo era terso e la tramontana aveva spazzato via ogni briciolo di nuvola, il nonno decise di portare fuori il nipotino a “rimirar le stelle”.
Prese allora il piccoletto, gli mise su il suo bel cappottone colorato, il suol berretto e uscirono fuori, sfidando quell’aria frizzantina.
Cercarono un punto più buio, dove la luce non potesse dar fastidio al loro sguardo e alzarono gli occhi al cielo. Ma di stelle se ne vedevano poche, perché la luna, che era splendidamente piena, illuminava ogni angolo del cielo e nascondeva così tutte le stelle. Il nonno non si perse d’animo e, vista l’occasione, cominciò a raccontare al nipotino la luna!
Degli uomini c’erano stati, tanto tempo fa. Erano andati con delle astronavi, avevano raccolto tanti sassi ed erano ritornati sulla terra riportando foto straordinarie e indimenticabili! Poi gli spiegò che la luna era fatta di pietre, basalti, polvere di silice e tantissimi metalli. Un giorno sarebbe stata la nostra riserva mineraria.
Il bambino che fino a quel momento era stato in silenzio ad ascoltare, guardò il nonno, e sommessamente iniziò a parlare:
“No nonno. Non credo proprio che gli uomini ci siano mai andati. Se fosse vero avrebbero trovato le anime dei bambini che stanno nascendo. Sono quelle anime che illuminano la luna. Vedi, adesso e piena, ma piano piano inizierà a svuotarsi e i bimbi inizieranno a nascere. Quando sarà vuota, piano piano, si riempirà di nuove anime e la renderà luminosa come adesso. E a quel punto i bimbi ricominceranno a nascere. Sono loro che illuminano le nostre notti. Il nostro cammino. Sono loro che fanno innamorare i cuori teneri e così, uno di loro, riesce a entrargli dentro e può così nascere. E’ un ciclo continuo che va avanti da sempre. Qualcuno riesce a vederlo, ma sono talmenti pochi che a volte vengono derisi e chiamati sognatori, se non, addirittura, matti. Il problema di voi grandi è che vedete solo e soltanto l’apparenza... la sostanza... e non andate mai oltre. C’è un mondo che non riuscirete mai a vedere, a comprendere. Un mondo fatto di sogni, fantasia, immaginazione e giochi! E io voglio rimanere bambino, per sempre. Non voglio diventare grande e arido. Soltanto quando anche gli adulti useranno la fantasia per vivere, quello sarà un bel mondo per crescere... e diventare grandi!”

Maurizio

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