sabato 21 settembre 2013

I mondiali in casa mia!

Ovvai ci siamo! Questi giorni li ho aspettati tutta una vita, certo, pensando che fosse un sogno irrealizzabile, ma adesso le biciclette sono qui!
Fin da piccolo, giocando sulle piccole mattonelle di granito, che diventavano a seconda della corsa che trasmettevano in quel momento nella televisione in bianco e nero, il Pordoi oppure il lungomare di Viareggio. Ogni mattonella era un percorso della tappa che con i miei dadi e i miei ciclisti di stagno colorati, seguivano passo passo la corsa in tv. Facendo vincere naturalmente i miei idoli di ragazzino, da Basso, Dancelli, Bitossi, Saronni De Vlaeminck, Baronchelli… e via dicendo. Ma la passione per il ciclismo nasce anche sui miei interminabili pomeriggi a correre in bici all’interno di quello che era allora il “mio” mondo.
Guardando il percorso iridato, mi sono infatti accorto di due cose, per me, fondamentali. Primo: Delimita perfettamente quelli che erano “i confini” della mia infanzia, oltre il quale c’era l’ignoto. Come amava dire il Collodi, Noi fiorentini non siamo esseri umani, ma dei vegetali abbarbicati e ben radicati ai selciati delle nostre strade. Oltre le nostre mura c’era l’ignoto, un mondo fantastico fatto di racconti e di viaggi inimmaginabili. E quello era il  “mio” mondo, tutto racchiuso, esattamente, all’interno del percorso. A est lo stadio, dove andavamo a giocare a pallone sotto la curva Ferrovia oppure a volte, a Tennis cercando di colpire la palla. Il Viale dei Mille fino alla linea d’arrivo della corsa, era il nostro (con i cari amici dell’infanzia)  viaggetto pomeridiano, chiacchierando dei nostri progetti, dei nostri sogni e delle varie ragazze di turno. Ma quel viale era anche il tragitto che Bobo, percorreva i 600 metri del viale e se ne andava tutto solo alla Toilette per cani allo stadio a farsi bello e a l titolare non rimaneva che chiamare il padrone per chiedergli che fare. Il nostro amico cane, anche se la parola cane nel suo caso era molto riduttiva. Era un compagno di giochi e come tale era un amico a tutti gli effetti.
A Ovest c’era via Bolognese, che i ciclisti faranno scendendo giù a gran velocità, dove c’è il Giardino della mia infanzia. Il giardino dell’Orticultura con la sua enorme serra ottocentesca in ferro battuto, allora diroccata, e meta di interminabili avventure. Ma c’era ache la Salita dei Roccettini, sulla quale i ciclisti si daranno battaglia, terreno allora delle nostre sfide drammatiche in salita fra biciclette e motorini, nella quale i motorini spesso soccombevano (O fondevano come il Ciao senza variatore… vero Riccardo?)
A Sud la Ferrovia che ci divideva dalla città, come dicevano i vecchi di allora, che consideravano Le Cure, ancora un piccolo paesino attaccato alla grande cittadina. Il ponte sopra la ferrovia, che fra l’altro ha la mia stessa età, era la destinazione domenicale, quando mio nonno mi portava a vedere i treni dal ponte. Era una sensazione incredibile.
A Nord, c’era Fiesole. La sua salita. I miei innumerevoli viaggi fatti per andarci a trovare la mia Carletta. Anche le volte che ci andavo in bicicletta e arrivavo morto.
Quello era il mio mondo. La mia Vita.
Ma come dicevo c’è un altro motivo: Fin da piccolo ho sognato di veder correre il mondiale in quelle “mie” strade. E me lo immaginavo perfettamente come l’hanno ideato. Oddio, io al ponte del Pino avrei girato in via Faentina, ma adesso l’anno chiusa al passaggio a livello e quindi l’unica possibilità è quella che hanno ideato. Dovrei chiederne i diritti di Copyright! Comunque è un sogno che si realizza e so che creerà una valanga di problemi. Il fiorentino ha da ridire a prescindere, e, hanno già cominciato, me compreso, a lamentarsi. Comunque sarà una bellissima festa e come tale andrà vissuta. L’aspetto da una vita. Esattamente dal giorno degli esami di quinta elementare quando all’uscita passarono i ciclisti del giro d’Italia. Quel giorno pensai che i Mondiali a Firenze avrebbero dovuti esserci! Ho aspettato 43 anni e da domani sarà un altro dei miei sogni che si avvera… uno dei tanti! Sono molto fortunato! Purtroppo non abito più la! Abito in una zona perferica, ma passeranno comunque sotto casa, e mi le vedro scorrere velocemente su questa dirittura di ben 15 chilometri. La corsa toccherà anche località a me più care. Lucca, Montecatini, Pistoia, Il San Baronto, luoghi, ognuno dei quali, per me, significativi! E soprattuto non passerà né da Prato né da Pisa… che posso chiedere di più?

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