sabato 22 ottobre 2011

Mediocrità

Cercare fra le corsie dei supermercati qualcosa che non sia medio è impossibile. Provate a trovare uno spazzolino che non sia a setole medie. Una mela che non sia di misura media; ne troppo piccola ne troppo grossa. Il pane o mezzo o un chilo, tutte le altre pezzature no. Il vino? ne mezzo litro ne un litro: così se ne vendono 750cl e si sta nella media.
La cosa che però mi addolora maggiormente, sono i colori.
Qualche anno fa, entrare nella mia “bottega di belle arti” trovavo un’infinità di scelta. Pigmenti purissimi. con colori straordinari, di una varietà infinita.
Poi però la “medietà” ha colpito anche loro. Giallo di cadmio? E’ rimasta solo una gradazione: quella scura! le altre due sono fatte semplicemente aggiungendo del bianco all’impasto! E lo dicono pure! E questo vale per tutte le tonalità di colore. C’è una tonalita di arancio fatta con pigmenti ferrosi, è stata sostituita dal caro, vecchio minio. Secoli di ricerca, perfezionamento, tecnica... andati a puttane.
Ma anche i pennelli...solo misure intermedie. Le matite, ormai solo punta morbida.
E non contiamo tutti quei prodotti che i “medi” non usano e che sono spariti irrimediabilmente.
E più grave ancora, non si producono più medicine che non rientrano nella medietà delle malattie comuni. E non parliamo dei portatori di handicap... considerati da tempo fuori della media.
Fosse soltanto un problema di “medietà” per le cose lo potrei anche capire, in fondo si riducono i costi (dicono, anche se non ne sono tanto convinto). Il problema è che (Dico con forza “QUASI”) tutti, abbiamo uniformato il cervello alla media nazionale! Ci fanno credere quello che vogliono e ci indirizzano nella “media” i nostri comportamenti. Fa effetto che la parola “media” venga anche usata per indicare il primo mezzo di convinzione forzata.
Pensiamo per conto terzi.
E non solo non lo capiamo... ma la nostra medietà ci impedisce di capirlo.

Maurizio

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