venerdì 15 febbraio 2013

Capitolo VI.

Pinocchio si addormenta coi piedi sul caldano, e la mattina dopo si
sveglia coi piedi tutti bruciati.

Qui devo raccontare una storiella di poco tempo fa, quando Pinocchio stava “elaborando” nella mia testa e cercavo ispirazione e mi dovevo decidere che strada intraprendere. Nadia, un amica, mi dice: “Ma sei mai stato a Collodi?” e così  tutto comincia ad avere un senso nella mia testa. Certo: Pinocchio doveva essere ambientato lì!
Un pomeriggio, con un caldo della madonna, ci troviamo con Nadia e ci andiamo. E ce la facciamo tutta a piedi: dal parco di Pinocchio in su; tutto in salita. D’altra parte Collodi è così, abbarbicata sul crinale della ripida collina! Quel giorno faceva un caldo terrificante e dopo aver scattato non so quante innumerevoli foto, ci fermiamo in un angolo ombreggiato.
Devo precisare che avevo deciso, fermamente, di non rileggere la storia prima di cominciare a disegnare e soprattutto di non voler trarre ispirazione da nessun’altro che si era cimentato nell’impresa. Era rischioso, lo so! ma ne valeva la pena.
Tornando alla pausa nel giro del paese, ci accorgiamo che ci siamo fermati davanti un bed and breakfast. Ma era particolare! Ogni porta d’ingresso che dava sulla strada era intestata ad un personaggio del libro. E al 5 c’era “Geppetto il falegname”!
Ecco: Il fato aveva sentenziato: La scena delle gambe bruciate si sarebbe svolta li! Poi, mentre chiacchieravamo, mi accorgo che alla finestra, sulla nostra testa, c’era un bel gattone che sembrava ascoltare, molto incuriosito, i nostri discorsi! C’avrei messo anche lui. Deciso! Libera interpretazione!
Il bello è, e non me lo ricordavo proprio, che Pinocchio accusa proprio il gatto, di avergli mangiato i piedi.... vedi: Tutto torna sempre. Il gatto c’era! E poi quel 5! Fin da piccolo il mio babbo mi ha raccontato che era nato in via San Niccolò al 5, E quel 5  inciso nel marmo, lui l’aveva riprodotto tante volte disegnandolo, era un po’ la sua mania, e mi sembrava giusto, in qualche parte del libro, mettercelo. Avevo risolto anche quel problemino.
Così nascono le idee nella mia mente e devo dire la verità. Se Nadia non mi avesse “portato” a Collodi, non avrei ottenuto il risultato di cui ne vado fiero!

Nessun commento:

Posta un commento