mercoledì 29 gennaio 2014

Capitolo XXXV.


Pinocchio ritrova in corpo al Pesce-cane... chi ritrova? Leggete questo
Capitolo e lo saprete.

Questo capitolo non m’è mai piaciuto! Non so perché. Forse perché insiste sul buio e io il buio lo odio e il capitolo si svolge quasi tutto al buio (e lo ripeto di continuo quasi esorcizzandolo). Amo i colori, la luce, e questo, sicuramente lo avrete certamente capito da i miei lavori. Poi, rimasto scioccato dallo squalo imbalsamato, non avevo proprio tanta voglia di leggerlo. Pinocchio, sì, ritrovava il suo Babbo, ma in fondo era un babbo finto… non poteva esserlo… Pinocchio era di legno. E poi c’era il mare… l’acqua… e io, come per il buio, non la amo particolarmente! Fosse solo per tutta quella che ho bevuto tutte le volte che ho cercato, invano, di nuotare. Visto dal fuori, invece il mare lo adoro! Quello spazio sconfinato che mi fa immaginare dall’altra parte mondi immaginati. Come diceva in un suo saggio, il Collodi, Noi Fiorentini siamo vegetali abbarbicati ai selciati della nostra città. E tutto quello che c’è al di la delle mura, è un mondo di sogno, di fantasia. Ecco, quello è per me il mare: Una strada per andare in un altro mondo… immaginato… fantastico.

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