giovedì 30 maggio 2013

Capitolo XVII.


Pinocchio mangia lo zucchero, ma non vuol purgarsi: però quando vede i becchini che vengono a portarlo via, allora si purga. Poi dice una bugia e per castigo gli cresce il naso.

Madonna... i becchini! Quando ero piccolo i Fratelli della Misericordia, quando avevano a malapena dei pulmini Fiat adattati ad ambulanza, se ne andavano in giro con quella veste nera, incappucciati, e facevano una paura bestiale. E io non ne ero immune. Pensavo che, chi portavano via.... poi non si rivedeva più.
Poi penso ai Dotti, Medici e Sapienti, ma qui sarebbe bene stare zitto, altrimenti scatenerei una guerra, visto l’alto numero di quelli che mi circondano, con i loro “Se fai così...”, “Dovresti fare...”, “Te l’avevo detto.....” e i “Guarda me....”, ma stendiamoci un velo sopra.
E intanto a Pinocchio cresceva il naso, e quante volte, dopo una piccola bugia io facevo i salti mortali per guardarmi di profilo il naso per controllare che fosse tutto a posto... Allora come adesso, ho sempre creduto alle favole, e, a differenza di quello che pensano i Dotti Medici e Sapienti, son sicuro che sia un pregio. Gli lascio volentieri la tristezza del pessimismo. La penso esattamente come il grande Tonino Guerra: “L’ottimismo è il profumo della vita”!

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